Testosterone e derivati del testosterone steroidi correlati
La deprivazione ormonale determina ipogonadismo che a sua volta determina un maggiore turn over osseo, una perdita della massa ossea e un aumentato rischio di fratture (52). Anche qui una terapia di monitoraggio della qualità e quantità ossea che preveda un approccio sia farmacologico (calcio, vitamina D, bifosfonati) che educativo sullo stile di vita è consigliabile (53). Un discorso simile può essere esteso al Megestrol e agli agenti progestazionali utilizzati per la cura del tumore metastatico al seno e dell’endometrio (54).
- Nonostante la iperuricemia, gli episodi di gotta infiammatoria come effetto avverso di terapie diuretiche a lungo termine, è raramente osservabile.
- E’ stato dimostrato che il Calcipotriolo agisce principalmente sui cheratinociti e gli steroidi sull’ infiammazione.
- Il fluorochinolone è il farmaco maggiormente studiato per i suoi effetti collaterali sulle patologie tendinee in particolare sul tendine d’Achille.
- Analoghi risultati sono stati osservati negli altri due studi condotti su pazienti già trattati in precedenza.
- Fluoxymesterone (halotestin; 10 ,Figura 3) è un 17α-metil-9α-fluoro-11β-idrossi derivato.
Metandienone (dianabol® ; 7 ,figura 2) non è quasi mai utilizzato nella pratica clinica [ 21 ]. Il metandienone è un forte agonista dei recettori degli estrogeni e può causare ginecomastia e ritenzione idrica [ 22 ]. Molti utenti sono quindi costretti ad assumere modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM o SORM), come il tamoxifene, per combattere questi effetti collaterali [ 4 ]. Altri effetti collaterali includono disturbi mentali, maggiore aggressività ed epatotossicità.
Indicazioni al trattamento ormonale sostitutivo e alla terapia anti-riassorbitiva
È stato dimostrato che l’assunzione della pillola può ridurre dal 30 al 50 per cento le possibilità di sviluppare un tumore ovarico rispetto a chi non ne ha mai fatto uso. Tale riduzione è stata osservata anche nelle donne con mutazioni dei geni BRCA1 e 2 e quindi ad alto rischio familiare di sviluppare un cancro del seno o dell’ovaio. Tuttavia oggi la pillola non è considerata un farmaco preventivo per il tumore ovarico. In caso di diagnosi tardiva, quando la malattia è già in fase cirrotica avanzata, l’esordio è caratterizzato dai segni e sintomi dello scompenso ittero-ascitico. In letteratura è ormai noto come nell’osteoartrite (OA) sia presente un certo grado di infiammazione ed alcuni studi hanno suggerito come l’infiammazione sembri essere in grado di predire la progressione strutturale del danno.
A differenza dei classici metodi di analisi che mirano all’individuazione dei residui di farmaci somministrati agli animali, questa tecnica permette di rilevare indirettamente una potenziale somministrazione di sostanze anabolizzanti misurando le alterazioni metaboliche conseguenti ai trattamenti eseguiti. Un estratto di radice di maral ( Rhaponticum carthamoides ; Asteraceae) e il suo principale componente attivo 20-idrossiecdisone ( 59 ,Figura 11) ha una lunga storia di utilizzo, soprattutto da parte dei bodybuilder come integratore alimentare per aumentare la sintesi proteica e la resistenza. Studi sugli animali e recenti sperimentazioni sull’uomo supportano queste affermazioni. I partecipanti a cui è stato somministrato 20-idrossiecdisone hanno mostrato un aumento significativo delle prestazioni e dell’ipertrofia muscolare rispetto ai controlli.
Linfoma diffuso a grandi cellule B, con polatuzumab una nuova era di trattamento
Una volta letto il foglio illustrativo fornito con il medicinale che si assume, non interromperne la cura senza aver prima consultato il proprio medico. Un difetto o una patologia oculistica non è sempre la causa dei problemi di vista; questi possono essere dovuti all’uso di determinati farmaci. L’Oxandrolone può causare dipendenza se è assunto in dosi elevate o per lunghi periodi di tempo. Sintomi di astinenza potrebbero verificarsi in caso di interruzione improvvisa del trattamento. La capacità di coagulazione del sangue e il livello di glicemia possono essere alterati dall’assunzione dell’Oxandrolone. Potenziali disturbi del sonno, inoltre, si annoverano tra gli altri sintomi collaterali.
- L’EAI non è diagnosticabile con un singolo test e l’iter diagnostico necessita in primis della esclusione di ogni altra causa nota di rialzo delle transaminasi (virus epatitici, farmaci/tossici, alcol, malattie del metabolismo, malattie da accumulo di metalli).
- Qualora indicato, viene consigliato l’impiego di idrocortisone con dose massima giornaliera di 200 mg.
- Pertanto, nei casi di MG generalizzata, soprattutto con deficit respiratori e della deglutizione, è sempre consigliabile ricoverare i pazienti per iniziare il trattamento.
In caso di scarsa risposta allo steroide o, più comunemente, quando sono necessari alti dosaggi per controllare la malattia è consigliabile l’utilizzo di immunosoppressori quali azatioprina, micofenolato mofetile, ciclosporina, e, nei pazienti non responsivi, ciclofosfamide. Questi farmaci, consentono una significativa riduzione del dosaggio degli steroidi e possono sostituire il prednisone nella terapia https://tutto24sport.com/allenamenti/come-costruire-bicipiti-bicipite a lungo termine. Per quanto solitamente ben tollerati, possono indurre seri effetti collaterali, soprattutto riduzione dei globuli bianchi, aumento del rischio di infezioni, tossicità epatica (azatioprina, ciclofosfamide e micofenolato) e renale (ciclosporina) con necessità di periodici controlli specifici. Gli anticoagulanti, in particolare l’eparina hanno un effetto negativo sulla componente ossea.
Le calcificazioni periarticolari sono un potenziale effetto a lungo termine di infiltrazioni con corticosteroidi in particolare nelle articolazioni delle dita. Le stesse infiltrazioni di corticosteroidi consigliate per la cura delle discopatie a seguito di eruzione erniaria possono accellerare la degenerazione all’interno del disco e favorire la formazione di calcificazioni e quindi un peggiore dolore e una maggiore compressione nervosa (39). È per questo motivo che tali tipi di infiltrazioni dovrebbero essere fortemente sconsigliate (40). La somministrazione orale, parenterale e soprattutto intrarticolare di corticosteroidi determina disordini tendinopatici, aspetto meno frequente per i corticosteroidi inalati o usati localmente. Sebbene ci siano fattori confondenti nella ricerca che si è occupata di questo topic, sembra però esserci una correlazione diretta tra questa tipologia di farmaci e lo sviluppo di tendinopatie soprattutto degli arti inferiori (patellare e achillea) (34). Le lesioni cartilaginee sono ancora più frequenti in pazienti che oltre a questo farmaco soffrono anche di fibrosi cistica (7)(8).
Gli ormoni nella pillola contraccettiva
Poiché ogni farmaco può manifestare entrambi questi effetti in modo più o meno marcato, la prescrizione medica dipenderà anche da questi aspetti, in modo da massimizzare i benefici terapeutici e ridurre gli effetti collaterali. Infine va sottolineato che l’utilizzo di cortisone in gravidanza può determinare alcuni problemi, come la riduzione della crescita fetale e placentare, specialmente in presenza di cicli ripetuti di corticosteroidi. È importante quindi ricordare che l’assunzione di queste sostanze è soprattutto una minaccia per la salute, oltre a mettere a rischio la carriera sportiva nel caso che l’uso sia scoperto. La più comune pillola contraccettiva combinata a base di estrogeni e progestinici contiene ormoni simili a quelli che regolano il ciclo mestruale e influiscono, anche nella loro versione naturale, sul rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore dipendenti da ormoni nelle donne.
Anche per questo, a partire dall’esperienza americana della National Alopecia Areata Foundation, sia pazienti che medici hanno ritenuto che possa essere utile anche in questa patologia la creazione di associazioni e gruppi di supporto. Secondo le linee guida della Surviving Sepsis Campaing, i corticosteroidi non andrebbero impiegati nei pazienti con sepsi. Nel caso di pazienti con shock settico, la somministrazione andrebbe riservata a coloro i quali permangono ipotesi dopo adeguato riempimento volemico e introduzione di vasopressori. Qualora indicato, viene consigliato l’impiego di idrocortisone con dose massima giornaliera di 200 mg. Il trattamento andrebbe scalato quando non vi è più necessità di supporto aminico (2).
Sono state osservate anche euforia, insonnia, variazioni dell’umore, alterazioni della personalità, depressione grave, e manifestazioni psicotiche vere e proprie. L’impiego prolungato dei corticosteroidi può causare cataratta, glaucoma con possibile lesione dei nervi ottici e può favorire l’instaurarsi di infezioni oculari secondarie dovute a funghi o a virus, alterare la crescita e lo sviluppo nei bambini e nei ragazzi. L’uso del cortisone senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping. Il legame tra la pillola e il rischio di tumore mammario è difficile da dimostrare, a causa delle diverse formulazioni e dosaggi di questo tipo di farmaci in continua evoluzione nel tempo. Gli studi al riguardo hanno tuttavia osservato un modesto aumento del rischio di tumore al seno per le donne che assumono la pillola rispetto a chi non ne fa uso. Si possono assumere ormoni volontariamente sotto forma di farmaci prescritti dal medico, oppure inconsapevolmente da contaminanti presenti nell’ambiente.